Quest’anno sarà un Natale diverso per tutti, lo sappiamo molto bene. Per la prima volta da decenni tutto ciò che caratterizza il periodo natalizio e che lo rende così magico appare sfumato, sottotono. E d’altra parte, non è facile tenere alto lo spirito natalizio di questi tempi…

 

É pur vero però che il Natale è, per definizione, quel periodo dell’anno in cui il lavoro rallenta, ci si ritrova in famiglia (spesso allargata da parenti che si vedono in rare occasioni), si organizzano serate di tombola con gli amici, le città e le case si riempiono di luci che non fanno sognare solo i bambini…insomma la magia del Natale così come lo abbiamo sempre conosciuto noi della generazione X la respiri solo in quel momento preciso dell’anno e ogni volta, verso fine novembre, sai che presto tornerai a canticchiare Jingle Bells allegramente mentre cerchi una scusa per andare a vedere l’albero di Natale che hanno fatto in piazza…

Sempre così, tranne quest’anno.

Ma per non lasciarsi troppo andare alla nostalgia, ho pensato di ripercorrere alcuni momenti topici di questo periodo magico, dai mitici anni ‘80 ad oggi.

Le tradizioni

Prima fra tutte l’albero di Natale e le decorazioni natalizie, fatte rigorosamente l’8 Dicembre

Se oggi prediligiamo un tocco più chic con luci monocromatiche a led, negli anni ‘80 gli alberi di Natale erano un tripudio di luci colorate e intermittenti, dalle forme allungate o a stella…chi se le ricorda?

Al cenone e al pranzo di Natale partecipava tuuuutta la famiglia e si doveva seguire rigorosamente il menù della tradizione locale che nel mio caso include i cappelletti, i cappellacci, le lasagne, il bollito con le sue salse, la salama da sugo col purè, la zuppa inglese con la brazadèla…e guai a saltare un piatto, a Natale si cucinano TUTTI!

Le pubblicità

Chi non ricorda la pubblicità di Coca Cola con il motivetto “Vorrei cantare insieme a voi di magica allegria” e le persone che si uniscono fino a formare un albero vivente di Natale?

Coca Cola e il Natale in realtà sono sempre andati a braccetto, perché è anche grazie a questa azienda se la fisionomia di Babbo Natale è quella che tutti conosciamo. Il primo a disegnare un Santa Claus molto simile a quello attuale fu Thomas Nast, un vignettista che, alla fine dell’800 aveva creato per la rivista Harper’s Weekly questo anziano signore dall’aspetto un po’ burbero, simile a un folletto. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Coca Cola si ispirò a questa figura e, a partire dagli anni ‘20, la inserì nelle sue pubblicità, realizzando una versione più addolcita del vecchio signore, con le guance rosse e l’espressione bonaria e rassicurante, così come lo conosciamo oggi.

Ma per tornare alle pubblicità anni ‘80, noi italiani non possiamo dimenticare il famoso spot di Bistefani….chi sono, io Babbo Natale?!

I regali

Per i bambini era la pubblicità a fare da guida alla letterina per Babbo Natale e ricordo alcuni “must”, come il Game Boy, Baby Mia e Cicciobello o anche il walkman quando eravamo più grandi e le audiocassette originali dei cantanti preferiti con i testi delle canzoni.

Fra gli adolescenti andavano di moda brand che oggi sono quasi scomparsi come El Charro e Mandarina Duck, ma anche Invicta per gli zaini di scuola e il mitico indiscusso giubbotto “bomber” con l’interno arancione.

E oggi, quali sono le nuove tendenze in tema natalizio?

A mio parere, da bravi italiani, siamo ancora abbastanza attaccati alla tradizionale tavolata con tutti i parenti anche se non non è raro trovare famiglie che festeggiano in forma più ristretta, magari in un ristorante di sushi. 

2020 a parte, negli ultimi anni sono aumentati anche i viaggi nei periodi natalizi…in quanti sognano o hanno già trascorso un Natale su una spiaggia tropicale?! 

Per quanto riguarda brand e tendenze, forse oggi la pubblicità ha un ruolo meno determinante nel lanciare le mode da quando il web ha cambiato le nostre abitudini di consumatori e l’offerta è molto più ampia. 

Sono nate nuove figure professionali attorno al Natale: uno fra tutti il Christmas Planner, di cui faccio parte, ovvero uno specialista nell’organizzazione di eventi e quindi anche di tutto quello che ruota attorno a un evento natalizio, dalla mis en place agli addobbi, pensati in base ai gusti personali del cliente.

Quest’anno sarà certamente un Natale alternativo, gli abbracci saranno molti meno e anche i ritmi delle giornate saranno più lente…ma credo anche che sarà un’ottima occasione per riscoprire l’importanza dello stare insieme alle persone più care e a capire che quello che conta veramente è l’amore, come vuole il vero spirito natalizio.